Arcobaleno di Luci e Colori
La Terra d’Otranto come una tavolozza di un pittore irretito dai miscugli cromatici.
Irregolare lembo di terra proteso nel mare punteggiato da macchie di colore in ordine sparso.
Pajara nella Campagna Salentina
Una provincia dai cromatismi accesi e differenti, quanto diverse sono le parti di cui e composta: il bianco accecante delle case dipinte a calce, l’argenteo e cangiante verde delle infinite distese di ulivi alternato ai pomi giallo e arancio degli agrumi, l’ocra stinto della terra riarsa dell’Arneo dopo la mietitura in piena estate. E poi il grigio maculato da ombreggiature sinuose come un geko dei muretti a secco, dei trulli e delle pagghiare; l’omogeneo tono dorato della levigata pietra leccese e l’arancio-rosa granuloso del càrparo in un’ampia serie di centri storici, il grigio nerastro delle nude e scabrose rocce a picco sul mare, sul blu intenso e senza fondo dove l’Adriatico si incontra con lo Jonio; e ancora, il rosso pompeiano degli intonaci di case di campagna dove il colore forte della terra rossa, ricca di bauxite, diventa materia architettonica .....
Una terra, la penisola salentina, in cui il colore dell’artificio prodotto dall’uomo coesiste da sempre in singolare armonia con la natura e con il paesaggio agrario, generando binomi inscindibili e indimenticabili. Uno degli esempi più noti é rappresentato dall’immagine dei piccoli trulli troncoconici sparsi fra gli ulivi, simboliche bandiere del territorio: oggetti dalla forma arcaica ed elementare la cui origine misteriosa si amplia nel contesto del bacino mediterraneo, dal momento che ritroviamo la medesima tipologia in un’area vasta e discontinua che comprende Puglia, isole egee e si spinge sino alle remote regioni orientali della Siria.
In Terra d’Otranto veri e propri "campioni" dell’applicazione pratica del colore, inteso tra Otto e Novecento come elemento integrante nella definizione del decoro architettonico di un prospetto, sono alcuni edifici privati come Villa Sticchi a Santa Cesarea Terme o alcune ville sul lungomare di Santa Maria di Leuca. Conosce una notevole diffusione sui prospetti la bicromia giallo/rosso, che avvolge vistosamente con fasce parallele ed alternate l’intero edificio, come la "moresca" Villa Martini (oggi Bray) e il "giapponese" Villino Zaccaria (oggi Cavaliere), entrambi a Lecce.
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