Istruzione in Italia
L'istruzione in Italia è regolata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con modalità diverse a seconda della forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie, scuole private). La formazione professionale dipende invece dalle regioni.
Nel complesso, almeno stando alla legislazione di riforma in vigore, si passa da un obbligo scolastico che termina a 17 anni, ad un diritto-dovere, o obbligo formativo, che dura fino al diciottesimo anno d'età.
Una Scuola Privata ad Otranto
Cicli d'Istruzione
Il sistema scolastico italiano è strutturato in tre cicli di istruzione:
- L'istruzione primaria, che comprende la scuola primaria, di durata quinquennale
- L'istruzione secondaria, che comprende la scuola secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore) di durata triennale, e la scuola secondaria di secondo grado (ex scuola media superiore) di durata quinquennale
- L'istruzione superiore, che comprende l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e la formazione professionale.
Va però sottolineato che ministerialmente si tendono a dividere il sistema d'istruzione in soli due cicli: il primo ciclo che comprende l'istruzione primaria e quella secondaria di primo grado, e il secondo ciclo che comprende l'istruzione superiore di secondo grado.
La scuola dell'infanzia è un'istituzione prescolastica non obbligatoria, caratterizzata dal gioco e della convivenza con i compagni, e dalla preparazione al primo ciclo d'istruzione, cioè la scuola primaria. La durata media è di tre anni: sezione "piccoli" (primo anno), sezione "medi" o "mezzani" (secondo anno) e infine sezione "grandi" (terzo anno). Con la riforma Gelmini è possibile iscrivere i bambini di 2 anni e mezzo, mentre il precedente prerequisito erano i tre anni.
La scuola primaria, prima della riforma Moratti scuola elementare, è l'istituzione rappresentante l'istruzione primaria in Italia. In precedenza era divisa in due cicli, un biennio e un triennio, con un esame di finale per il completamento e l'accesso alle scuole di secondo grado. Con la riforma Moratti venne divisa in 3 cicli, un anno singolo e due bienni, e l'esame finale venne abolito. Durante la storia della scuola primaria si sono succeduti due moduli didattici: quello del maestro unico e quello del modulo didattico. Il maestro unico era in uso sino al 1990 per essere poi abolito aprendo una parentesi di alcuni anni prima di sperimentazione e quindi rimpiazzato con un gruppo di docenti (3 per due classi o 4 per tre classi), chiamato modulo didattico. Con la riforma Gelmini la figura del maestro unico viene riapprovata. Con il decreto legislativo n.59 del 2004 applicativo della legge Moratti, nasce una nuova figura: il docente tutor: una figura di orientamento, di consulenza, di tutorato per ciascuno studente, al fine di giungere ad un grado.
La scuola secondaria di primo grado, in precedenza scuola media inferiore, è l'istituzione che rappresenta il primo grado dell'istruzione secondaria. Vi si accedeva fino al 2003 con la licenza primaria (attualmente abolita). La scuola media inferiore nacque nel 1965 con l'unificazione dei ginnasi, che davano accesso ai licei, agli Istituti Tecnici e alle scuole di avviamento professionale. Da quel momento si è quindi parlato di scuola media unificata. L'orario settimanale della scuola secondaria di primo grado è costituito da due piani settimanali: uno di 30 ore (tempo normale) e uno di 36 ore (tempo prolungato). Solo per l'inglese è stato stabilito un numero fisso di 99 ore annuali (3 ore alla settimana) e per la tecnologia 66 ore annuali (2 ore alla settimana).
Le materie studiate sono (in media): Italiano (6 ore settimanali), Storia e Geografia (con Cittadinanza e Costituzione) (3 ore), approfondimento in discipline letterarie (1 ora), Matematica (4 ore), Scienze (2 ore), Tecnologia (2 ore), Lingua inglese (3 ore), Seconda lingua comunitaria (2 ore), Arte e Immagine (2 ore), Musica (2 ore), Scienze motorie e sportive (2 ore), Religione cattolica o attività alternativa (1 ora). Recentemente si sperimenta un corso musicale nel quale vengono scelti gli alunni a numero chiuso con la facoltà di studiare uno strumento musicale per il quale alla fine del ciclo vi è un esame.
La scuola secondaria di secondo grado, in precedenza scuola media superiore, rappresenta il secondo grado del ciclo di istruzione secondaria. Alla scuola secondaria superiore si accede dopo il conseguimento della licenza di scuola media al termine della scuola secondaria di primo grado.
La scuola secondaria di secondo grado è divisa in tre tipologie di istituti: licei, istituti tecnici, istituti professionali.
Per liceo si intende una tipologia di scuola superiore di secondo grado il cui obiettivo è quello di formare lo studente in ambito accademico e di prepararlo alle università ed istituzioni di terzo grado, piuttosto che immetterlo direttamente nel lavoro.
Il nome di Liceo ricorda il Liceo di Aristotele, fondato nel 336 a.C. dal filosofo greco, il cui nome deriva a sua volta dalla dedica ad Apollo Licio.
Ogni liceo ha una durata di cinque anni, diviso in biennio e triennio. I sei licei previsti dalla Riforma Gelmini sono i seguenti:
- liceo artistico (6 indirizzi nel triennio)
- liceo classico (indirizzo unico)
- liceo linguistico (indirizzo unico)
- liceo musicale e coreutico (due indirizzi)
- liceo scientifico (due indirizzi)
- liceo delle scienze umane (due indirizzi)
L'Istituto tecnico è un tipo di scuola secondaria di secondo grado di stampo tecnico nell'ordinamento italiano. La tecnica, concepita come l'uso logico ed appropriato di strumenti per ottenere un risultato date delle premesse, è la caratteristica comune del percorso formativo di un istituto tecnico. L'istituto tecnico si differenziava inizialmente dall'istituto professionale sia per la durata legale del corso di studi di cinque anni, sia per la preparazione congiunta tra teoria e pratica che garantisce una base tale da consentire l'iscrizione all'università. Con la riforma Gelmini, verranno creati due macrosettori: quello economico e quello tecnologico. Ogni istituto è della durata quinquennale, con un biennio comune e introduttivo e un triennio in cui si affrontano le materie specialistiche date dall'indirizzo preso.
L'istituto professionale è un tipo di scuola secondaria di secondo grado che differisce dall'istituto tecnico per indirizzi e per la possibilità di conseguire una qualifica dopo il 3º anno successivamente, proseguendo gli studi fino al 5º anno, si consegue un diploma di maturità che dà accesso a tutte le università. A differenza dei licei e più degli istituti tecnici, offre una formazione meno generica e più specializzata. Con la riforma Gelmini, dall'anno scolastico 2010/2011 sono stati creati due macro-settori: uno per il settore dei servizi e uno per il settore dell'industria e dell'artigianato.
L'Italia è stata uno dei primi Paesi ad aderire al processo di Bologna, nella quasi totalità delle università, già dall'anno accademico 1999/2000. Il ciclo degli studi all'università è articolato su tre livelli:
- Laurea (3 anni)
- Laurea magistrale (2 anni)
- Dottorato di ricerca (3 anni) o scuola di specializzazione (2-5 anni)
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