Nel centro storico di Otranto seguendo una stradina in leggera salita, si giunge alla Cattedrale romanica, dedicata all’Assunta, imponente nella struttura, costruita intorno al 1080. Vi sono, però, numerosi evidenti successivi interventi: sul prospetto, ad esempio, il portale barocco che risale al 1674, con su lo stemma dell’arcivescovo che lo commissionò. Più in alto un grande rosone a 16 raggi. Sul lato sinistro un altro ingresso, di epoca rinascimentale.
E comunque l’interno che stupisce, non solo per le tre grandi ampie navate, divise da 14 colonne con capitelli ionici e corinzi, quanto invece per il mosaico pavimentale, realizzato tra il 1163 ed il 1165 dal monaco Pantaleone, della vicina abbazia basiliana di Casole. Si tratta di milioni di tessere di vario colore che disegnano il cosiddetto Albera della vita nella navata centrale, e due altri mosaici, di dimensione ridotta, in quelle laterali.
Particolare del volo di Alessandro Magno
Entrando dal portale principale, e quindi avendo la navata centrale di fronte, si nota subito come siano due elefanti a reggere il grande albero che occupa tutto il pavimento fin sotto il presbiterio. Sui rami si alternano animali reali, mostruosi e fantastici (leoni, grifoni, serpenti, centauri, unicorni e altro), personaggi (Alessandro Magno, Re Artù), l’arca di Noe, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, scene dell’Antico Testamento, segni zodiacali (12 tondi entro i quali c’è il nome del mese, la raffigurazione dei lavori campestri, la costellazione): un lungo grande racconto legato alle Sacre Scritture, alla mitologia classica, alle leggende medievali e, sul piano figurativo, il repertorio tipico dell’età medievale.
Sul lato destro del presbiterio la ottagonale Cappella dei Martiri con le teche che coprono tutte le pareti nelle quali si conservano crani, tibie ed ossa degli ottocento martiri nonché, sotto l’altare, la grossa pietra sulla quale furono decapitati. Per tanti aspetti questa ricorda la cosiddetta "chianca amara" di Vieste sulla quale, secondo la tradizione, furono decapitati moltissimi viestani dai pirati di Dragut, il terribile scorridore che nel Cinquecento tenne sotto scacco, con altri suoi simili, tutte le coste del Mezzogiorno d’Italia. Dalla navata di destra si scende nella cripta, suggestiva, raccolta, con 42 colonne di marmo di diverso colore con capitelli, che sostengono le volte tutte a crociera e che dividono l’ambiente in cinque navate.
Nella Cattedrale, oltre agli affreschi, ed un paio di mausolei e a quattro colonne barocche di Gabriele Riccardi, c’e da ammirare il settecentesco pulpito in legno ed il grande soffitto a cassettoni della navata centrale. Il tempio è lungo 54 metri e largo 25.
Orari Messe
da Giugno a Settembre: 7.00 - 12.00 / 15.00 - 20.00 In Inverno: 7:00 - 12:00 / 15:00 - 17:00
Orari delle Sante Messe celebrate nella Cattedrale di Otranto
Sabato e vigilia giorni Festivi: 19:30 Domenica e Giorni festivi: 7:30 / 9:00 / 11:00 / 19:30