La Cappella dello Spirito Santo, comunemente detta "Madonna dell'Altomare", si erge su un'altura che digrada sul mare.
Non si conosce molto circa la sua storia. Nel passato, era una piccola chiesa disagevole e cadente. Nel 1744, gli otrantini decisero di ricostruirla, fu così che l'ampliarono e la resero più agevole. Nel 1538, l'Arcivescovo di Otranto, Mons. Di Capua, decise di assegnare una salina al titolo del Canonicato dello Spirito Santo, per la quale l'erario dava quattro ducati di rendita annua al Canonico titolare sino al 1805. Questa era l'epoca del Dominio Francese nel Regno di Napoli, usurpatore dei beni ecclesiastici. Nel 1837, Mons. Grande, con strumento del Notaio Francesco Corchia d'Otranto, assegnò al titolo canonicale dello Spirito Santo un giardinetto, adiacente alla Cappella, chiamato "Cozza", con l'onere di sette Messe annue. Tale giardino, tra il 1866 e il 1867, andò perduto per l'incameramento dell'asse ecclesiastico. Durante il dopoguerra, la chiesetta fu sottoposta a dei lavori di restauro a spese del ceto dei pescatori hydruntini e del Comando locale della R. Marina. I rifacimenti, che hanno fatto sì che la cappella diventasse ancora più graziosa, sono stati progettati e fatti eseguire da un Comitato di cittadini di Otranto, devoti della Madonna dell'Altomare. Recentemente, sono stati realizzati ulteriori lavori di restauro per restituire alla struttura il suo antico splendore.

Cappella della Madonna dell'Altomare
Orari e giorni di apertura
Da Giugno a Settembre: dalle 9:00 alle 12:00 dalle 16:00 alle 19:00
Inverno: tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00


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